Tariffe “per sempre”: botta e risposta fra Very Mobile e Iliad [che precisa la sua posizione]

La questione è annosa, ma in questi giorni il livello di attenzione si è improvvisamente e inaspettatamente alzato.
A cosa ci riferiamo? alle tariffe telefoniche e alla tendenza di molti gestori a rimodularle.
Nella mattinata di venerdì scorso, su uno dei nostri smartphone, è arrivato un sms da Very Mobile: “Le nostre offerte sono PER SEMPRE e lo sono da sempre…”
Non possiamo negare un certo stupore per l’irritualità, anche formale, della comunicazione ma quasi non le abbiamo dato peso.

Un video malandrino

Passano poche ore e riceviamo più di una telefonata, anche esse informali, e uno stralcio di un video, che sembra abbia già fatto il giro dei telefoni di diversi negozianti multibrand

Video, nel quale, un manager di Iliad motiva con una certa veemenza i propri rivenditori nel comprendere che il “PER SEMPRE di Iliad” è così da sempre, mentre quello di Very Mobile (che da alcune settimane utilizza la stessa dicitura “PER SEMPRE” in calce alle proprie tariffe) riguarderebbe solo il monte Giga e non le tariffe.

Per sempre è ormai uno slogan pubblicitario

A questo punto anche la nostra soglia di attenzione si è destata. Dietro le quinte stava succedendo qualcosa. Non serve interrogare Very Mobile perché l’SMS che abbiamo ricevuto è di dominio pubblico e conferma esattamente che il gestore non ha mai rimodulato le proprie tariffe, non solo l’eventuale monte di traffico internet.
Quindi? Quindi nasce, con semplicità, lo spazio per polemiche tra operatori della filiera, che ci sentiamo di contestualizzare nelle schermaglie commerciali e nella dialettica comunicativa tra aziende concorrenti. I dati oggettivi sono questi: Iliad non ha mai rimodulato le proprie tariffe (tenendo fede alla propria mission storica di trasparenza) ma anche Very Mobile non le ha mai rimodulate e ora sceglie di rivendicarlo con forza.
Ottime notizie, per un settore, quello dei gestori, che da troppo tempo ha compromesso il proprio livello di credibilità presso il pubblico, per la tendenza a modificare (legittimamente) le condizioni contrattuali sottoscritte in fase di abbonamento dagli utenti, a patto di offrire al cliente la possibilità di recedere.
Certo, questo episodio, favorisce qualche riflessione, perché se è vero che alcune pratiche commerciali appaiono a dire poco urticanti, è anche vero che spesso sono figlie di una andamento assai complesso del mercato delle tariffe, dalla composizione dei costi a quello dei ricavi. Probabilmente prezzi troppo bassi o l’idea che solo il prezzo possa essere un’argomentazione vincente della proposta commerciale, stanno drenando troppo margine a un comparto che, come ogni distretto industriale, deve creare utile per la vita stessa delle aziende.

Nuove fonti di marginalità

L’episodio dal quale siamo partiti conferma con certezza che, se una comunicazione trasparente e comportamenti commerciali coerenti sono vitali, sia lato operatori sia lato utenti, nasce spontanea e fin troppo banale, la considerazione dell’esigenza di individuare nuove fonti di marginalità. Il target non è semplice ma vitale. L’innalzamento delle tariffe (non la rimodulazione) è una delle strade, ma va gestito fornendo al pubblico argomenti e servizi a valore di reale utilità.

In relazione al nostro articolo pubblicato ieri, riceviamo una nota ufficiale di Iliad che pubblichiamo integralmente:

“Per iliad il concetto di “per sempre” è una garanzia contrattuale: scriviamo nero su bianco che la tariffa sottoscritta non subirà rimodulazioni. Questa chiarezza è alla base dei nostri valori, offrendo ai nostri utenti la serenità di sapere che ciò che sottoscrivono oggi sarà lo stesso domani, senza brutte sorprese. Un conto è non aver mai rimodulato, un altro è garantire per contratto che non lo faremo mai”

Naturalmente, la nostra redazione rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti che le parti volessero evidenziare.
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