Continua l’intricata vicenda che vede protagonista l’operatore virtuale Rabona Mobile. A metà marzo sono iniziati i primi problemi con l’impossibilità di inviare Sms; a metà aprile si è aggiunta l’impossibilità per i clienti di navigare Internet e, a partire da 7 giugno, è stata la volta delle chiamate a smettere di funzionare.
Ad aprile, un articolo de IlSole24Ore aveva portato il caso all’attenzione del grande pubblico. Il problema non sarebbe puramente tecnico, ma legato a un progressivo distacco delle linee da parte dell’aggregatore tecnico Plintron utilizzato da Vodafone, con la quale ci sarebbero forti frizioni contrattuali.
Il caso non è chiaro. Vodafone per ora tace, mentre Rabona, con una lettera aperta, peraltro considerata tardiva da parte di clienti e associazioni dei consumatori, accusa l’operatore anglosassone di inadempimento.
Secondo l’associazione Codici, che ha avviato un’azione per difendere i consumatori, Rabona sarebbe passibile di un ristoro del danno di 6 euro al giorno per ciascun cliente, una soluzione che, ad oggi, sembra impossibile da raggiungere.
Lo stesso Sole24Ore ricorda lo spettro di BIP Mobile, operatore sparito nel nulla in pochi giorni. Intanto Rabona annuncia di aver portato la questione davanti all’autorità giudiziaria. A questo punto viene solo da chiedersi cosa stia attendendo il Garante per un intervento chiarificatore.