Vodafone e 3UK si fondono: siamo sicuri che sia una cosa buona?

Ci sono Grandi Manovre in atto fra gli operatori di tutta Europa. Ma non c’è dubbio che la notizia del mese e, forse, dell’anno, sia quella della proposta di fusione fra Vodafone UK e 3UK.

Una proposta che dovrà passare il vaglio, che si annuncia per nulla scontato, degli organi di vigilanza e dell’antitrust, e che fa già molto discutere. Da un lato, il comunicato stampa di Vodafone nel quale si legge che l’operazione sarà un affare per i consumatori, per il Paese e per la concorrenza. Dall’altro, i timori di coloro che ritengono che il risultato della fusione potrebbe invece portare a una realtà esattamente opposta: «prezzi più alti, stagnazione negli investimenti, un servizio mediocre e tagli nel personale» (così, il The Guardian).

La verità è che la concentrazione in atto in Europa, di cui il merging fra Vodafone e 3 nel Regno Unito potrebbe essere solo il primo atto, pone delle domande. Guardiamo ancora per un attimo oltre Manica: con questa operazione gli operatori scenderebbero da quattro a tre. Può essere considerata una cosa buona? Secondo molti osservatori no: per Tommaso Valletti, Professore di Economia all’Imperial College Business School e Professore di Economia all’Università di Roma Tor Vergata, la fusione potrebbe accrescere le bollette medie inglesi da 50 a 180 sterline, con un aggravio per i consumatori di 12 miliardi all’anno.

È quanto si legge in un’interessante analisi realizzata insieme con The Balanced Economy Project, un’organizzazione il cui obiettivo è vigilare nei confronti delle concentrazioni di potere economico e finanziario. Un altro studio, condotto dalla società di consulenza Rewheel, ha rilevato che nei Paesi con tre operatori i prezzi sono circa il doppio rispetto a quelli dei Paesi dove i gestori sono quattro. Di più: secondo un white paper della Toulouse School of Economics, il numero ottimale di operatori non sarebbe quattro, ma sei. Sotto questa soglia i prezzi aumentano esponenzialmente.

Quello che succede in Gran Bretagna ci riguarda da vicino, perché da mesi si parla della possibilità che Iliad acquisisca la divisione italiana di Vodafone. Se fosse così, perderemmo uno dei migliori operatori che operano nel nostro Paese. Quale sarebbe il prezzo, commerciale e tecnologico, che il settore rischia di pagare?

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